Dopo anni di lavori con tutti i diversi tipi di contratti, finalmente, l’anno scorso ottengo l’indeterminato. Ma, poco più di un mese fa, ho dato le mie dimissioni.
Il 31 agosto, infatti, è stato il mio ultimo giorno da dipendente.
Follia?
No. Non quando cerchi di avere di più dalla tua carriera e l’unica soluzione rimasta è quella di fare il grande passo.
Cosa mi ha spinto fino a questo punto?
La motivazione di avere un futuro migliore, lo studio, gli aggiornamenti, le frustrazioni lavorative. La voglia di non ritrovarsi a 40 anni nelle mani di altre persone.
La voglia di dire “questa cosa per me andrebbe fatta così” e poi farla perché hai una strategia, hai dei dati a supporto, non solo delle sensazioni.
L’anno scorso ero con Monica, la mia compagna, al porto di Spalato parlando di quello che avrei voluto diventare e devo dire che avevo ancora le idee un po’ confuse.
Dopo solo 1 anno ho ottenuto la risposta:
Ho trovato una nicchia di mercato, ho scelto di studiare (per sviluppare anche altre competenze) e di specializzarmi, diventando così un consulente marketing specifico per LinkedIn. Ad oggi veramente il social B2B dalle infinite potenzialità.
La mia visione è quella di cambiare la cultura delle PMI, innovandola. Offrire degli strumenti per potenziare le loro capacità commerciali. Offrire cultura per per crescere.
Innovare il mindset dal basso e dall’alto.
Innovare per crescere e non accontentarsi.
In barba alla crisi o alle tasse.
Digitalizzare per far posto alle nuove generazioni.
Digitalizzare per scardinare quelle rendite di potere che derivano dalle conoscenze e dalle relazioni e non dalle competenze.